L’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) è
un ente pubblico di ricerca vigilato dal Ministero dell’Università e della
Ricerca (MUR) che svolge attività di ricerca sperimentale e teorica nel campo
delle interazioni fondamentali della Natura, così come si manifestano nel
microcosmo delle particelle elementari e dei nuclei, nel macrocosmo delle
interazioni di alta energia e nella gravità. A tal fine, i suoi
ricercatori sviluppano e usano tecnologie innovative con cui realizzare misure
tra le più precise che l’umanità possa fare.
Fondato nel 1951 dai gruppi delle Università degli
Studi di Milano, Padova, Roma e Torino, l’INFN è rapidamente diventato uno dei
più prestigiosi Istituti italiani di ricerca teorica, sperimentale e
tecnologica, che cura attivamente anche il trasferimento delle sue conoscenze
alla società e promuove l’applicazione delle sue innovazioni in settori diversi
come la medicina, i beni culturali, l’ambiente.
L’INFN gode di una ampia autonomia gestionale e
progettuale per operare al meglio nel contesto stimolante della fisica
internazionale. Le sue attività di ricerca si svolgono in un efficace quadro di
collaborazione competitiva internazionale, in stretta sinergia con il mondo
universitario italiano al quale l’Ente è legato da consolidati e pluridecennali
rapporti.
La maggior parte delle sue strutture (venti
Sezioni) sono ospitate dai Dipartimenti di Fisica delle Università. Ad esse si
aggiungono quattro Laboratori Nazionali (di Frascati, del Gran Sasso, di Legnaro
e del Sud), due Centri di alta formazione (il Gran Sasso Science Institute e il
Galileo Galilei Institute) e il Trento Institute for Fundamental Physics and
Applications. Fa parte dell’Ente anche il Centro Nazionale di Ricerca in
Tecnologie Computazionali (CNAF) che coordina, tra l’altro, l’enorme esigenza
di calcolo e di gestione dati dell’Ente.
L’INFN approda in Umbria nel 1981, con
l’istituzione del Gruppo Collegato di Perugia. La Sezione INFN
di Perugia è stata fondata nel 1989 e ospita tutte le linee di ricerca dell’istituto.
Negli anni l’attività della Sezione ha sviluppato una propria specializzazione
nella progettazione, qualificazione e applicazione di rivelatori innovativi per
la fisica sperimentale nei laboratori terrestri e nello spazio. La crescita di
questa competenza ha richiesto l’installazione di sofisticati laboratori in
ambienti altamente controllati (camere “pulite” o “bianche”), in cui sono stati
qualificati e testati i rivelatori di diversi importanti esperimenti degli
ultimi decenni.
Tra gli esperimenti
ricordiamo il telescopio spaziale ad alta energia Fermi, l’Alpha Magnetic
Spectrometer (AMS), operante sulla Stazione Spaziale Internazionale, il Compact
Muon Solenoid (CMS) e l’LHCb, situati presso il Large Hadron Collider LHC del
CERN, l’esperimento NA62, installato nel complesso del Super Proton Sincrotrone
(SPS) del CERN, l’esperimento Belle2 presso l’acceleratore SuperKEKB in Giappone e l’interferometro VIRGO, a Cascina, che ha partecipato
alla entusiasmante scoperta delle onde gravitazionali.
La Sezione INFN di
Perugia si è guadagnata una posizione di prestigio nel panorama italiano ed
internazionale per i suoi studi teorici e sperimentali di fisica delle
particelle elementari e delle astroparticelle, di fisica nucleare, di astrofisica
e della gravità ed ha inoltre raggiunto una posizione di rilievo anche nelle
applicazioni fisiche alla medicina e nel trasferimento tecnologico alla
società.